Il 20 Febbraio 2015 presso l’Hotel Villa Pigna si sono riuniti a cena circa cento dipendenti dell’Impresa Rozzi e delle altre aziende del gruppo, a poco più di venti anni dalla scomparsa di Costantino.
Grande commozione nel ritrovarsi tutti e nel constatare quanto vivo fosse ancora il ricordo in ciascuno della esaltante esperienza di vita e professionale trascorsa insieme.
Ognuno ha potuto condividere con i colleghi di lavoro ricordi, esperienze e aneddoti di quegli anni in un clima di ritrovata affettuosa confidenza.
Al termine della serata tutti hanno espresso il desiderio di non aspettare altri venti anni per rivedersi ma di ricreare altre prossime occasioni di incontro.
Tutti noi ci ricordiamo bene la data del 18 Dicembre1994. Ognuno ha impresso nella memoria, come succede per gli eventi che segnano la vita, dove fosse in quel giorno di venti anni e cosa stesse facendo alla notizia della morte di Costantino. Così ci siamo ritrovati in molti in chiesa a Folignano, dopo venti anni che, per gente matura o non giovanissima già allora, non sono pochi.
Qualcuno di noi è mancato, e non solo i più anziani, ma sulla malinconia della ricorrenza ha prevalso un altro sentimento, il desiderio gioioso e positivo di rivederci tutti, una sera, da qualche parte per poter ricordare insieme i momenti belli vissuti in azienda.
L'Impresa Rozzi è stata uno di quei rari esempi di impresa familiare che, pur avendo nel tempo assunto proporzioni ragguardevoli, ha conservato una dimensione umana, nel caso specifico così avvolgente ed affettuosa da rappresentare, per noi che ci lavoravamo , fuori da ogni retorica, una seconda famiglia.
Se è vero che la cifra di un imprenditore di valore è data dalla capacità di coinvolgere e stimolare i suoi collaboratori sicuramente si può dire che Costantino abbia espresso al massimo questa caratteristica. Noi che abbiamo lavorato in questa azienda siamo professionalmente cresciuti nella convinzione che il nostro impegno fosse apprezzato, che il nostro "capo" ci avrebbe sempre sostenuti e magari anche difesi se necessario, che pur essendo fortemente responsabilizzati nei nostri incarichi, avremmo sempre trovato una determinante parola di incoraggiamento, magari proprio un "forza" o "coraggio" detto al momento giusto.
In quelle circostanze, quando ci si sente veramente una squadra, nascono legami di amicizia e di stima che difficilmente il tempo logora. Per questo abbiamo deciso di rivederci. Rintracciare tutti è stato impegnativo solo perché eravamo molto numerosi ma mano a mano che l'iniziativa prendeva forma, ciascuno aggiungeva un nome, un contatto, e alla fine ci siamo felicemente ritrovati quasi in cento. La serata è stata allegra e per niente velata di quella malinconia che sarebbe stato logico aspettarsi anche se si sentiva la mancanza (o forse la presenza?) di chi non c’è più.
A noi che abbiamo lavorato nelle sue imprese piace ricordare Costantino non solo come il celebrato e mai dimenticato Presidente dell’Ascoli Calcio ma anche e soprattutto come l'imprenditore eclettico di tante attività industriali, ed in particolare nell'uomo dinamico pieno di iniziative, capace di superare molti se non tutti gli ostacoli di un'attività complessa come quella della sua Impresa di Costruzioni. Lo ricordo stanchissimo di ritorno da chissà quali itinerari vorticosi per tutta l'Italia, passare in ufficio tardissimo per definire una gara di appalto pronto a seguire le fasi più impegnative del lavoro per darci appuntamento al giorno dopo, ovvero di lì a poche ore, quando sarebbe tornato per chiudere quei pacchi, firmare quelle carte lui stesso. Ricordo il suo sguardo quando attento, concentrato ma non severo seguiva la presentazione di un progetto.
Aggiungeva una osservazione, in qualche modo lo faceva suo e a quel punto non c’erano più incertezze. Sul nostro lavoro aleggiava lo spirito di positività, fiducia, solidarietà e collaborazione che è alla base di qualunque processo di crescita umana prima ancora che professionale ed il contributo al ricordo di Costantino Rozzi di chi, come noi, lo ha conosciuto come imprenditore, consiste proprio nel rappresentare questa sua inestimabile capacità di creare le condizioni in cui ciascuno potesse dare il meglio di sé.
Arch. Maria Serena Vitali,
ex dipendente Impresa Rozzi Costantino