Noi ardiamo di ringraziarti ancora:
non solo per l'amicizia bella
che ci hai profuso
da vero panathleta,
ma per una lezione.
Di umanità, serietà, tenacia.
Di trapasso dall'oscuro al chiaro.
Ci hai insegnato
a non sporcare la parola data
a non attraversare l'esistenza ad occhi spenti
a non giocare con la vita e i mali suoi
a far coincidere l'uomo con le sue parole
a dare colore ai giorni
a restare come siamo,
nella verità,
portandone gli insulti come un trofeo.
Di noi perciò ciascuno reca l'impronta
tua, compagno caro di un cammino
folto, non privo di fatica,
ma inobliabile.